Vending Machine: Storia dei distributori automatici

Quando è stato inventato il distributore automatico
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Le vending machine, ossia i distributori automatici, oggi sono praticamente ovunque.

Pochi sanno però, che dietro ad un distributore automatico, si nasconde una storia davvero remota ed affascinante.

Se possiedi un’attività e desideri avere un distributore automatico di bevande o un distributore automatico di caffè World matic è la soluzione che stavi cercando!

Quando è stato inventato il distributore automatico?

Il primo modello di distributore automatico fu inventato nel I secolo a.C., da un matematico e ingegnere greco, di nome Erone d’ Alessandria.

Chiaramente, si trattava di un modello molto rudimentale e abbastanza lontano dai distributori automatici contemporanei. La mente eccelsa di Erone d’Alessandria però, riuscì a creare un congegno la cui funzionalità è praticamente la stessa.

Installata nei templi egizi, questo primitivo distributore automatico, permetteva ai cittadini di prendere, dietro pagamento, acqua santa, minimizzandone gli sprechi.

Sebbene primitiva e rudimentale, il suo funzionamento era praticamente identico a quello dei moderni distributori automatici.

Una volta inserita la moneta, questa cadeva su di una vaschetta, collegata a sua volta ad una leva. Il peso della moneta sulla vaschetta andava quindi di abbassare tale leva, consentendo alla valvola erogatrice di aprirsi e far scorrere l’acqua santa.

Una volta azionato l’erogatore però, la vaschetta iniziava ad inclinarsi. Raggiungendo un certo limite di inclinazione, la moneta scivolava in un vano raccoglitore.

Leva e vaschetta, ormai priva di moneta, tornavano alla posizione di partenza. La valvola quindi si chiudeva, interrompendo il flusso di acqua santa.

Origini dei distributori automatici.

Dopo l’invenzione rudimentale di Erone di Alessandria però, lo sviluppo dei distributori automatici sembra subire uno stop.

Ad oggi infatti, non vi sono altre prove correlate a strumentazioni simili. Fino al 1600.

Nelle taverne inglesi infatti, proprio durante questo periodo, iniziano a comparire i primi distributori automatici di tabacco.

Successivamente, dopo una pausa di ben 200 anni, fu Richard Carlile, un libraio inglese, a riproporre il distributore automatico. Nel 1822, infatti, progettò un dispositivo automatico di giornali, attraverso cui i suoi clienti potevano acquistare opere vietate.

Per il primo vero distributore automatico però, dobbiamo aspettare il 1867. In questo anno infatti, Simeon Denham vinse il brevetto britannico n. 706 per la realizzazione del primo dispositivo automatico di francobolli.

Da qui, il boom.

Negli anni ’80 dell’Ottocento, i distributori automatici furono introdotti, per la prima volta nelle stazioni ferroviarie e negli uffici postali. Questi, offrivano, principalmente cartoline, buste da lettera e block notes.

All’inizio del 19esimo secolo, nascono le prime vending machine che erogano bevande.

I drink dispensati erano principalmente birra, vino e liquori.

Nel 1937, prima Coca-Cola e poi Pepsi, si inseriscono in questo mercato, segnando una vera e propria svolta in questo campo.

Perfezionata ulteriormente la tecnologia, nel 1946, i distributori automatici americani sono in grado di erogare anche gli snack. Stesso anno di nascita anche per il dispositivo più amato: quello in grado di macinare chicchi di caffè e produrne un infuso fresco.

L’arrivo dei distributori automatici in Italia.

Ad oggi i distributori automatici vendono praticamente di tutto, dagli snack agli articoli per la pesca, passando per bevande, libri, farmaci da banco e dispositivi elettronici.

Vending Machine Storia dei distributori automatici

Ma ovviamente non è sempre stato così. In Italia, i primi distributori automatici arrivano solo negli anni ’60. Erano gli anni del dopoguerra e l’Italia seguiva l’onda dei prodotti americani, Coca-Cola compresa.

I primi distributori automatici italiani erogavano solo bevande. Solo col passare del tempo si sono evoluti e moltiplicati. Ad oggi, l’Italia è uno tra i paesi leader in questo campo.

ANIDA: La regolamentazione e le prime crisi.

Nel 1968 nasce ANIDA, ossia “Associazione Nazionale Italiana Distributori Automatici”.

Tale associazione ha il compito di tutelare sia i produttori, che i clienti dei distributori automatici. Per farlo, istituisce un vero e proprio regolamento.

Pochi anni dopo però, nel 1973, ANIDA va incontro ad una prima crisi europea: quella energetica. Dopo una serie di lotte sindacali tuttavia, ne esce vincente.

Arrivano gli anni ’80 e con loro un altro intoppo. La Corte di Cassazione proibisce l’uso di latte in polvere nei distributori automatici. ANIDA però, anche in questo caso riesce a ribaltare le carte e pure la sentenza. Si innesca così una strada tutta in discesa per i distributori automatici, ad oggi al centro di ogni nostra pausa caffè.

La prima pausa caffè nel 1963.

La prima vera pausa caffè italiana avviene nel 1963.

Questo, grazie alla Faema, azienda leader del caffè liofilizzato, brevetta l’E61.

L’E61 non era altro che una vera e propria macchinetta per il caffè automatica.

Dopo aver inserito 50 lire, la macchinetta, tramite un complesso meccanismo di elettromeccanica ed idraulica, erogava dapprima un bicchiere di plastica, seguito poi da palettina, zucchero ed infuso di caffè.

Chiaramente tali macchinette da caffè non erano come quelle attuali. A partire dalle loro dimensioni, davvero esagerate. Con il tempo però, l’azienda Faema si specializza e produce altri 3 modelli di macchine a leva: LioFaemina, Veloxtermo e Faema baby.

Visto il successo, anche altri produttori si inseriscono nel mercato come Lavazza e Saeco.

Oggi i distributori automatici sono ben lontani dai primi strumenti automatici.

Basti pensare che quelli attuali sono in grado di riconoscere vere monete e banconote, ma anche dare la giusta quantità di resto. In passato, infatti, i distributori automatici accettavano solo ed esclusivamente monete. Nelle monete, rispetto alle banconote, era più facile identificare le eventuali contraffazioni.

Questa poi è l’era delle tecnologie avanzate. Oggi viviamo in un ambiente quasi totalmente digitalizzato ed i distributori automatici si stanno evolvendo di conseguenza. Ad esempio, molte aziende hanno implementato nei loro distributori automatici persino dei lettori per carte di credito.

I distributori automatici World Matic

Le vending machine o distributori automatici, che dir si voglia, sono praticamente ovunque. Luoghi di lavoro, sale d’aspetto, farmacie, hotel e luoghi pubblici hanno sempre almeno un distributore automatico.

Ed in effetti non c’è da stupirsi.

I distributori automatici rappresentano infatti un’ottima aggiunta a qualsiasi attività commerciale, poiché sia i dipendenti, che gli ospiti, possono ottenere ciò di cui hanno bisogno in modo facile e veloce.

Se possiedi un’attività e vuoi installarne uno, puoi rivolgerti a World Matic.

Questa azienda innovativa e sostenibile, presenta una vasta scelta di distributori automatici.

E’ possibile optare per due tipologie di distributori automatici: erogatori di bevande e quelli che somministrano alimenti.

Le bevande erogate possono essere sia calde che fredde, con un’ampia scelta tra caffè, bibite, acqua e persino spremute d’arancia.

I distributori di alimenti invece, non si limitano ai classici snack dolci e salati, ma possono anche erogare cibo fresco (primi, secondi e contorni) e gelati.

Non solo. Tali distributori automatici sono di ultimissima generazione, in grado persino di connettersi alla rete internet. Dotati anche di applicazioni per smartphone iOS e Android, permettono all’utente una completa interazione col dispositivo.

Insomma, sono di fatto una vera rivoluzione nel campo della distribuzione automatica.

Tutti i distributori di World Matic sono sottoposti alla cosiddetta “Smart Vending”, ossia sono in comodato d’uso gratuito.

Il contratto di comodato d’uso gratuito, il trasporto e l’installazione dei distributori automatici sono curati interamente dall’azienda.

In tale contratto vi sono anche altri innumerevoli vantaggi, tra cui i compattatori per la riduzione volumetrica e differenziazione dei rifiuti.

Sempre a costo zero, i distributori automatici scelti possono anche essere personalizzati.

L’azienda World Matic, infatti, mette a disposizione il servizio “Comunica con le immagini”. Attraverso esperti in grafica e design è possibile creare ed applicare una pellicola adesiva personalizzata su di essi.

Ma c’è di più. Come dicevamo poc’anzi, l’azienda World Matic è impegnata in molti progetti per la sostenibilità del pianeta. Uno tra tanti: Plastic Free. Eliminando la plastica, promuove la tutela dell’ambiente. I distributori automatici di bevande somministrano infatti una aletta ecologica in legno ed un bicchiere carta PEFC.

World Matic però, sta abbracciando sempre più progetti di tutela ambientale. I prodotti di plastica eliminati vengono piano piano sostituiti fino ad arrivare al Distributore Automatico di Acqua in Borraccia e a quello “Zero Rifiuti”.

L’installazione dei distributori automatici World Matic è molto semplice ed immediata.

Per richiedere un preventivo, una consulenza o semplicemente altre informazioni, basta compilare il modulo sul sito web dell’azienda.

In breve tempo, sarai ricontattato da un consulente. Preventivi e consulenze sono totalmente gratuiti.

Sempre dal sito è possibile accedere allo store di World Matic. Qui è possibile trovare capsule caffè dei marchi ad alta qualità.

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