Per i giovani la scuola rappresenta il luogo in cui ricevere la propria formazione, che inciderà fortemente sulla loro personalità una volta adulti. Ma la formazione non è solamente quella trasmessa in modo formale, attraverso le lezioni e le verifiche, ma anche – e forse soprattutto – ciò che si apprende senza accorgersene: la maniera di interagire con gli altri e di convivere nella socialità.
Proprio per questo motivo, la condivisione in area break ha un ruolo fondamentale nella crescita di bambini e ragazzi. Il tempo trascorso con i pari, infatti, è da avvalorare e valorizzare, ad esempio fornendo luoghi idonei in cui trascorrere l’intervallo, completi di distributori automatici di snack e bevande e spazi in cui poter giocare e conversare.
Insegnare la condivisione alle generazioni future
Sebbene sia importante a qualunque età, avere buoni rapporti con le persone che ci circondano è fondamentale in modo particolare per i più giovani. Il valore attribuito al gruppo è molto alto, specialmente per adolescenti e preadolescenti, e per molti la scuola è uno dei pochi momenti, se non l’unico, in cui è possibile il confronto con i coetanei.
Stabilire buoni rapporti a scuola è importante per imparare a confrontarsi con gli altri. Gli istituti scolastici, infatti, spesso raccolgono studenti di diversi gruppi etnici e con differenti estrazioni sociali. Eppure, ponendo gli studenti nella condizione di dover convivere per buona parte della giornata, spesso queste differenze tendono ad appiattirsi. I bambini, infatti, sono portati molto meno degli adulti a far caso alle diversità: non importa se il compagno di classe è figlio di medici o di migranti, per loro si tratta solamente di una persona in più con cui giocare La speranza è che questi comportamenti positivi vengano rinforzati nell’infanzia per non venir corrotti nell’età adulta.
Non solo: i bambini a scuola entrano in contatto con realtà che potrebbero non conoscere a casa, ad esempio la disabilità e lo svantaggio sociale. Gli insegnanti, quindi, devono fare in modo che da questo incontro si traggano risultati positivi, promuovendo l’inclusione degli studenti più svantaggiati e lo sviluppo dell’empatia. Inoltre, a questo scopo contribuiscono anche i momenti di condivisione in area break.
Incrementare la condivisione in area break
Lo scambio di opinioni tra gli studenti avviene in maniera spontanea, al di fuori delle lezioni. Infatti, se in classe la presenza dell’insegnante e la situazione formale potrebbero inibire i comportamenti sociali, durante la ricreazione gli alunni avranno modo di interagire e sperimentare così i primi conflitti e la maniera adatta per risolverli.
Ma come favorire una dinamica positiva tra gli studenti? Innanzitutto, dando il buon esempio!
Anche se a volte può sembrare che i giovani siano poco interessati alla vita degli insegnanti e del personale scolastico in generale, in realtà i ragazzi assorbono anche quei comportamenti che si pensa possano passare inosservati. Ad esempio, quando l’insegnante si rivolge ai collaboratori scolastici utilizza un tono condiscendente o mostra lo stesso riguardo che riserverebbe al dirigente scolastico? E come vengono risolte le ostilità tra i professori? Oltre a evitare atteggiamenti nocivi, inoltre, sarebbe bene adottare condotte positive, come intrattenere rapporti amicali tra colleghi, che possono essere costruiti anche semplicemente con qualche chiacchiera al distributore di caffè.
Una migliore area break
Oltre agli esempi positivi, però, è necessario anche mettere i ragazzi nella condizione di cooperare tra di loro e stringere rapporti sani. Un modo per facilitare i rapporti di condivisione in area break è quello di organizzare gli spazi per giochi di gruppo. Anche in cortili di dimensioni contenute, per esempio, una zona può essere adibita agli sport di gruppo, anche impiegando palloni di spugna per evitare eventuali danni alle strutture scolastiche. Sono infatti sufficienti due porte per organizzare una partita di calcio e una corda tesa per la pallavolo. In alternativa, possono essere messi a disposizione anche giochi da tavola
Infine, fondamentale è l’assenza di barriere architettoniche, in modo che anche gli studenti con disabilità fisiche siano in grado di trascorrere l’intervallo con i propri coetanei. Questo, infatti, non favorirà solamente coloro che sarebbero ostacolati, ma anche gli altri alunni, che potranno trarre dal confronto con individui diversamente abili delle competenze sociali utili per il loro futuro.
La distribuzione automatica favorisce i momenti di socialità
Il mondo di oggi è chiamato ad affrontare un’importante sfida, che può essere riassunta in 17 obiettivi stabiliti dai Paesi dell’ONU. Ciascuna di queste sfide mira a garantire il benessere di quante più persone possibili, nel rispetto dell’ambiente. Con il progetto “Io sono Consapevole”, World Matic mira ad adottare iniziative in linea con questi principi d’azione, sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale, sia per quanto riguarda il benessere delle persone. Per un futuro migliore sono di fondamentale importanza l’educazione alla condivisione, all’altruismo e alla cooperazione.
Il mondo della distribuzione automatica compie la propria parte nell’insegnamento di questi valori fornendo l’occasione di interagire di fronte ad una bibita o uno snack. Quante volte in coda al distributore ci è infatti capitato di scambiare due chiacchiere con la gente attorno a noi? O di chiedere a qualcuno, anche sconosciuto, se aveva degli spiccioli da cambiarci? O ancora, di offrire un caffè in cambio di un favore ricevuto?
Per tutti questi motivi, le macchinette automatiche non solo regalano un momento di piacevole pausa per la mente, ma facilitano anche le relazioni sociali, nella speranza che la condivisione in area break diventi un importante momento di sociale riconosciuto anche a livello educativo.