Cosa ha a che fare la distribuzione automatica con la sostenibilità ambientale? Potrebbe sembrare che la risposta sia: molto poco. In realtà, i distributori automatici possono insegnare anche ai più piccoli come alimentarsi nella maniera corretta e riciclare i materiali di scarto. È infatti questo che è avvenuto durante il Family Day di FERCAM, una giornata dedicata alla famiglia per i dipendenti della ditta di trasporti e logistica.
FERCAM, azienda leader nel settore della logistica che opera in tutta l’Europa, nella sua sede romana ha deciso di creare un’area break per i propri dipendenti che unisse diverse esigenze. Da un lato, c’era il bisogno pratico di fornire al personale un luogo dove poter consumare i pasti, o un semplice caffè, in un ambiente rilassante. Dall’altro, era importante per l’azienda contribuire a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, cioè i 17 obiettivi stabiliti dall’ONU nel 2017 per favorire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
È da queste premesse che nasce Echo Park, un’area break realizzata tramite il recupero di materiali di scarto, sia nella realizzazione degli arredi che nella creazione degli ambienti, che nascono da casse mobili altrimenti destinate al disuso e, di conseguenza, allo smaltimento. E proprio qui si è tenuto il Family Day di FERCAM, che ha coinvolto anche i familiari e soprattutto i figli dei lavoratori dell’azienda.
Il ruolo della distribuzione automatica durante il Family Day
World Matic ha messo a disposizione i propri distributori automatici durante la giornata del Family Day. FERCAM ha deciso di optare per una selezione di prodotti genuini e semplici, come panini farciti in modo salutare, spremute di arancia e bevande prive di zucchero.
Lo scopo della distribuzione automatica, però, non era semplicemente quello di fornire cibo ai dipendenti e ai loro bambini, ma di trasformarsi in un mezzo di apprendimento che agisse secondo i principi del “learning by doing”, imparare facendo. Infatti, per i bambini presenti, riciclare i rifiuti e apprendere le nozioni dell’economia circolare è diventato un gioco.
Ad esempio, i più piccoli hanno potuto divertirsi a utilizzare il compattatore, che raccoglieva le bottigliette d’acqua esaurite e ne riduceva il volume, preparandole al riciclo. I bambini hanno potuto così imparare il valore del materiale in cui erano state realizzate le bottiglie, le quali non esaurivano quindi le proprie potenzialità una volta terminata la loro funzione, ma potevano diventare rPET, plastica riciclata, con la quale realizzare nuove bottiglie.
Inoltre, erano stati messi a disposizione dei presenti i bidoni per la raccolta differenziata. Una volta consumata la propria merendina, quindi, i bambini potevano consultare il packaging per verificare il materiale di realizzazione e come questo dovesse essere smaltito, per poi trovare il bidone giusto nel quale gettarlo, in una sorta di caccia al tesoro del riciclo.
Ma non solo: i distributori di caffè erano stati dotati di bicchierini in materiale completamente riciclabile, che consente una massiccia riduzione delle emissioni di CO2, ed è stato possibile reimpiegare in maniera intelligente persino i fondi di caffè, convertendoli in compost organico per le piante dell’Echo Park.
Il vending come mezzo per la sostenibilità
Nell’immaginario comune, molto spesso le vending machine vengono demonizzate perché ritenute un simbolo dell’economia usa-e-getta, contenitori di cibo spazzatura e plastica monouso. Tutto ciò, però, non rispecchia gli enormi passi avanti fatti dal settore della distribuzione automatica per favorire uno sviluppo sostenibile.
Il distributore automatico, infatti, è in fin dei conti solamente un contenitore. È compito di coloro che lo utilizzano, quindi, farne un buon uso e prediligere i prodotti a chilometro zero rispetto agli snack dall’elevato apporto di grassi, oppure i succhi di frutta naturali e le spremute fresche alle bevande zuccherate.
Lo stesso concetto può essere applicato anche ai materiali impiegati per la distribuzione. Esistono infatti molte alternative alla plastica usa-e-getta; non solo l’uso di materiali alternativi, oggi molto in voga ma che talvolta si dimostra altrettanto nocivo per l’ambiente, ma anche la plastica riciclata e, in generale, il tentativo di produrre in partenza meno rifiuti, prestando attenzione a tutte le fasi del ciclo produttivo.
Infine, è importante favorire il riciclo fornendo cestini adeguati e facilmente identificabili, chiare indicazioni su dove ciascuna parte del packaging vada riciclata e semplificando la separazione dei diversi materiali. Ad esempio, sarà più facile differenziare una bottiglietta usata se il tappo è composto dallo stesso materiale del contenitore.
World Matic è in prima linea nella lotta per preservare l’ambiente
Per World Matic è importante ideare delle soluzioni green rivolte al mondo della distribuzione automatica, perché questo possa evolversi in maniera sostenibile e non venir considerato un retaggio dell’economia lineare. Proprio per questo, l’azienda mette a disposizione linee di prodotti salutari e artigianali, a favore del benessere dei consumatori.
Sono inoltre molti i progetti sostenuti da World Matic a favore del riciclo degli scarti, come il progetto RiVending, che prevede di ricavare nuovi bicchierini e palette per il caffè a partire da quelli utilizzati, riducendo così la quantità di rifiuti.
Inoltre, un altro punto focale per l’azienda è la trasmissione di queste nozioni agli adulti di domani. Infatti, solo insegnando ai bambini l’importanza dell’economia circolare e della riduzione delle emissioni dannose per l’ambiente sarà possibile formare una generazione consapevole e maggiormente disposta a impegnarsi per preservare il mondo in cui viviamo.
È fondamentale, quindi, che ogni settore faccia la propria parte nel salvaguardare la salute del pianeta, costruendo un ciclo produttivo rispettoso dell’ambiente e favorendo uno sviluppo sostenibile.